Emma Perodi, dopo un secolo le sue "Novelle della nonna" raccontano ancora il Casentino

Emma Perodi, dopo un secolo le sue "Novelle della nonna" raccontano ancora il Casentino

Emma Perodi, dopo un secolo le sue "Novelle della nonna" raccontano ancora il Casentino

E' passato un secolo dalla scomparsa di Emma Perodi, l'autrice delle "Novelle della Nonna", per molti bambini casentinesi il primo libro letto o sentito leggere a casa, dai genitori o dai nonni, fin dalla fine dell'800. Nel 1918 la scrittrice e giornalista nata a Cerreto Guidi (Fi) moriva a Palermo all'età di 68 anni e lasciava un cospicuo testamento spirituale fatto di opere soprattutto di letteratura per l'infanzia, fra cui spicca questa raccolta ambientata in Casentino in un contesto familiare alla fine del XIX secolo.

Le quarantacinque storie di cui si compone l'opera, sono racconti fatti a veglia da Nonna Regina, decana di casa Marcucci, una famiglia contadina di stampo patriarcale che abitava in un podere. Percorrendo la valle da un estremo all'altro, se ne imparano a conoscere i toponimi e i personaggi, non senza rimandi a figure note o illustri come quelle di Maestro Adamo - il falsario collocato da Dante nell'Inferno della sua Divina Commedia - o di Sofia dei Conti Guidi, una delle donne più influenti nel Casentino dell'epoca. L'usanza di "vegliare" la sera al canto del fuoco ascoltando fiabe e racconti fantastici si è spenta solo da pochi decenni in Casentino, ma resta nell'opera di questa grande autrice, apprezzata da grandi e piccini.

Di famiglia benestante, con padre ingegnere e madre di origini nobili, Emma Perodi aveva viaggiato per l'Ialia e l'Europa e l'indipendenza di cui aveva potuto giovarsi ne aveva fatto una donna colta e consapevole, di mente aperta in deciso anticipo sui suoi tempi.

La figura di Emma Perodi è stata ricordata con una mostra itinerante per l'Italia, e il Casentino l'ha immortalata con la creazione di un parco letterario a Bibbiena.


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